Chi sono le persone fragili, chi è l'amministratore di sostegno
Con il progressivo invecchiamento della popolazione e il venir meno di un forte tessuto familiare, è sempre più frequente incontrare cittadini in età avanzata ovvero persone con disabilità, dipendenze (tossicodipendenti, dipendenti dall'alcol, ludopatici etc.) incapaci di provvedere direttamente ai propri bisogni personali sia assistenziali sia più prettamente “amministrativi”, legati alla gestione del proprio patrimonio.
Queste situazioni di fragilità espongono gli anziani, i disabili e le persone affette dipendenze a situazioni rischiose quali incidenti domestici, condizioni igienico-sanitarie precarie con relativo rischio di malattie oltre al rischio di malagestio e/o depauperamento delle proprie finanze.
Per far fronte a queste problematiche da più di vent'anni si fa ricorso all'istituto dell'Amministrazione di sostegno che fornisce un amministratore al soggetto fragile che provveda ad occuparsi sia della situazione personale del beneficiario sia della gestione del suo patrimonio.
Proprio per la natura dei compiti che si trova a svolgere, l'Amministratore di Sostegno può essere sia un professionista in ambito legale o fiscale sia un congiunto della persona fragile.
La nomina dell'Amministratore di Sostegno: il ricorso al Giudice Tutelare
L'Amministratore di sostegno viene nominato dal Giudice Tutelare a seguito della presentazione di un ricorso.
Tale ricorso può essere presentato dal beneficiando stesso oppure dal coniuge, dalla persona stabilmente convivente, dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal pubblico ministero, dai servizi socio-sanitari (cfr. art. 417 c.c.).
Di conseguenza, qualora tu o i tuoi cari siate in una situazione di necessità e/o fragilità come quelle sopra descritte potrete autonomamente avvalervi di questo istituto previsto dal nostro ordinamento, attivando la procedura per chiedere l'apertura dell'amministrazione di sostegno mediante la presentazione di un'istanza, sottoforma di ricorso, al Giudice Tutelare del Foro competente, ovverosia del luogo di residenza del beneficiando.
I modelli dei ricorsi da presentare si possono reperire, a seconda del Foro di competenza, accedendo al link.
Compiti dell'Amministratore di Sostegno
Nel concreto l'Amministratore di Sostegno dovrà:
- Effettuare un inventario iniziale, molto spesso in forma semplificata - cioè senza necessità della presenza di un Ufficiale Giudiziario -, dei beni del beneficiario;
- Svolgere annualmente un rendiconto al Giudice Tutelare dell'attività svolta.
Attività dell'Amministratore di Sostegno
L'Amministratore di Sostegno svolge in autonomia le operazioni di ordinaria amministrazione (ad esempio pagamento delle spese alimentari, utenze, tasse, spese personali del beneficiario, eventuale retta dell'RSA o contributi alle varie comunità assistenziali) mentre dovrà essere autorizzato dal giudice tutelare nell'esercizio di atti di straordinaria amministrazione quali, a titolo esemplificativo, l'investimento di capitali, l'accettazione di eredità, la vendita di beni immobili o mobili registrati.
Funzione del Giudice Tutelare
Anche il Giudice Tutelare è una figura rilevante nelle procedure di Amministrazione di Sostegno. Infatti, oltre a nominare l'Amministratore, egli ha la funzione di vigilare sull'operato dell'Amministratore:
- Andando a verificare che l'Amministratore si adoperi a trovare le soluzioni più consone alle esigenze del beneficiario (vedi, ad esempio, il ricovero in una struttura o il reperimento di una badante);
- Monitorando altresì i flussi di cassa e l'impiego delle sostanze del beneficiario oltre che autorizzare le operazioni di straordinaria amministrazione ove opportune.
Difficoltà dell'Ufficio
L'Ufficio di Amministratore di Sostegno a volte può rivelarsi molto difficile e laborioso, soprattutto nel caso in cui vi siano situazioni familiari e patrimoniali intricate ovvero il beneficiario non abbia i mezzi sufficienti per il proprio sostentamento.
In tali casi, risulta utile sia la collaborazione con i Servizi socio-sanitari del territorio sia rivolgersi ad un legale specializzato che possa fornire l'adeguato supporto tecnico-giuridico per sbrogliare anche le situazioni più complesse.